L’Ugl Mare e Porti dichiara lo stato di agitazione a Caronte&Tourist Isole Minore spa. Il coordinatore regionale Ugl Mare, Antonella Di Maio, spiega che «lo stipendio dei lavoratori e l’occupazione non possono più essere utilizzati dall’azienda come grimaldello verso la politica e la Regione Sicilia per ottenere quello che normalmente le istituzioni dovrebbe erogare alle aziende in quanto beneficiario di un servizio in concessione pubblico essenziale».
Il segretario specifica che «i lavoratori non sono ostaggi ma rispettabili cittadini che ogni giorno raggiungono il loro posto di lavoro per garantire il diritto alla mobilità delle popolazioni isolane oltre ad un servizio importantissimo per l’economia e lo sviluppo turistico. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie faremo ciò che è di nostra competenza, insieme alla segreteria nazionale, per non lasciare irrisolto il problema oggi evidenziato. Il nostro messaggio è chiaro: la Regione riconosca quanto dovuto alle aziende, ma le aziende riconoscano la dignità ai lavoratori senza che questi rappresentino un arma da puntare verso le istituzioni».
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