Riscossione tasse acqua ad Avola: “sottoscrizione ricorso al Tar”

Il caso dell’affidamento del servizio idrico ad una società privata da parte del Comune di Avola ha scatenato una serie di polemiche e preoccupazioni tra i cittadini. L’associazione La città che vorrei ha dichiarato la sua intenzione di finanziare un ricorso al Tar contro questo provvedimento, sottolineando le iniziative prese per supportare gli utenti coinvolti.

Durante un incontro tenutosi recentemente, l’assessore al Bilancio Fabio Cancemi ha ascoltato le preoccupazioni dei cittadini e ha offerto consigli legali attraverso i propri legali. Si è parlato della difficoltà di recuperare documentazioni relative al pagamento del servizio idrico, soprattutto per coloro per cui è già scattata la prescrizione. Inoltre, si è evidenziato come alcuni cittadini abbiano già pagato, ma trovino difficoltà nel recuperare la documentazione relativa ai pagamenti effettuati negli anni precedenti.

Gli avvocati dell’associazione hanno consigliato ai cittadini di non rimanere inerti di fronte alle richieste di pagamento, in quanto il rischio di essere costretti a pagare è concreto. Si è suggerito di cercare consulenza legale e fare resistenza, poiché il passo per l’aggressione dei patrimoni potrebbe essere breve.

Inoltre, si è sollevata la questione dell’illegittimità dell’affidamento del servizio alla società privata, in quanto il Consiglio comunale non avrebbe dato alcun via libera a questa scelta. Si è avanzata la proposta di sostenere un ricorso al Tar da parte di un utente, e l’associazione ha proposto una sottoscrizione per finanziare questa azione legale.

Dall’altra parte, l’amministrazione comunale ha difeso la propria scelta, dichiarando che non vi è alcuna illegittimità nell’affidamento del servizio alla SO.GE.R.T. S.p.A.

In conclusione, il caso dell’affidamento del servizio idrico ad una società privata a Avola ha generato preoccupazioni e tensioni tra i cittadini e l’amministrazione. L’associazione La città che vorrei si è dichiarata pronta a sostenere un ricorso al Tar e a offrire consulenza legale ai cittadini coinvolti. La situazione rimane in fase di evoluzione e sarà interessante vedere come si evolverà nei prossimi mesi.