Il 10 giugno 1924, con l’omicidio di Giacomo Matteotti, il fascismo mostra il suo lato violento. Benito Mussolini è accusato della morte e il clima è teso. Poco dopo, un deputato fascista viene ucciso da un militante comunista come vendetta. Sette giorni dopo, Luigi Pirandello chiede di entrare nel Partito Fascista in una lettera a Mussolini, elogiandolo. Questo episodio mostra il supporto e la simpatia del drammaturgo per il regime fascista.
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