La controversia sull’illuminazione pubblica a Siracusa
Il dibattito durante il Question Time
In occasione del Question Time al Consiglio comunale di Siracusa, uno dei temi affrontati è stato quello dell’illuminazione pubblica. In particolare, il sistema a led ha sollevato dubbi e preoccupazioni sia tra i cittadini che tra le forze politiche presenti.
Il consigliere comunale Paolo Romano (Fdl) ha sollevato la questione riguardante la carenza di illuminazione pubblica nelle zone di Cassibile e Fontane Bianche, notando un peggioramento significativo dopo la sostituzione delle lampade a led. Romano ha evidenziato come questa situazione stia creando problemi di sicurezza per i residenti, puntando l’attenzione su un recente grave incidente avvenuto nella zona.
Romano ha quindi chiesto un intervento immediato da parte dell’Amministrazione comunale per ripristinare i normali livelli di illuminazione e garantire la sicurezza dei cittadini. Anche i consiglieri del Partito Democratico, Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco, hanno sollevato la problematica, suggerendo di verificare se le nuove lampade a led hanno la stessa potenza di illuminazione di quelle sostituite. Hanno inoltre proposto l’utilizzo di lampade a led a luce calda, anziché quelle attualmente installate a luce bianca, come possibile soluzione al problema.
Divieto di installazione di lampade a led a luce bianca in discussione
La discussione riguardo all’illuminazione pubblica a Siracusa e l’opportunità di utilizzare lampade a led a luce calda anziché a luce bianca, è diventato un punto centrale nel dibattito politico locale. La preoccupazione per la sicurezza dei cittadini e la necessità di garantire adeguati livelli di illuminazione nelle aree urbane, sta spingendo le forze politiche a cercare soluzioni efficaci e sostenibili per il problema.
L’Amministrazione comunale è chiamata a rispondere alle richieste dei consiglieri e a prendere in considerazione l’opportunità di vietare l’installazione delle lampade a led a luce bianca, optando per soluzioni alternative che possano conciliare le esigenze di sicurezza e le preoccupazioni ambientali. La questione resta aperta e soggetta a ulteriori discussioni e decisioni da parte delle istituzioni locali.
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