Arrestato il padre di un detenuto a Termini Imerese con 65 grammi di hashish
Il sindacato della polizia penitenziaria Sappe ha reso nota la notizia dell’arresto del padre di un detenuto a Termini Imerese, sorpreso mentre cercava di introdurre 65 grammi di hashish all’interno del penitenziario. Secondo quanto dichiarato da Calogero Navarra, segretario per la regione del Sappe, l’uomo è stato scoperto grazie al fiuto del cane Enea del gruppo cinofili della polizia penitenziaria e successivamente arrestato e associato in carcere. Navarra ha espresso apprezzamento per il personale di polizia penitenziaria per la loro professionalità ed astuzia nel prevenire l’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno della struttura carceraria.
La diffusione della droga all’interno dei penitenziari italiani
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha sottolineato che il problema dell’ingresso della droga in carcere sta diventando sempre più frequente, a causa del crescente numero di tossicodipendenti ristretti nelle strutture italiane. Secondo Capece, è necessario agire con maggior determinazione per contrastare questa problematica, prendendo spunto dall’esempio del carcere di Rimini. In questa struttura, da anni esiste un piccolo reparto dedicato ai tossicodipendenti, dove vengono offerti programmi di recupero. I detenuti si impegnano a non assumere sostanze alternative come il metadone, partecipano a corsi di formazione e sono coinvolti in attività lavorative.
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