Palermo: vince causa ma ricontro cartella.
Una vicenda paradossale: la lotta di un ex vigile del fuoco contro una cartella esattoriale
La storia
Un ex vigile del fuoco in pensione a Palermo si è trovato coinvolto in una vicenda paradossale con l’Agenzia delle Entrate. Dopo aver vinto un ricorso contro una cartella esattoriale di oltre mille euro e aver ottenuto la condanna dell’agenzia al pagamento di 250 euro per le spese sostenute, ha ricevuto una nuova intimazione per lo stesso debito pochi giorni dopo la sentenza. La cartella riguardava tasse automobilistiche e per lo smaltimento di rifiuti degli anni 2011 e 2012, ma il contribuente sosteneva di non aver mai ricevuto la notifica e che il debito era ormai in prescrizione.
La reazione del consulente del lavoro
Il consulente del lavoro del pensionato, Giuseppe Todaro, ha spiegato che la cartella non era mai stata notificata al cliente e che, in base alle leggi sulla prescrizione, il tributo doveva essere considerato ormai prescritto. Nonostante la vittoria del ricorso e la comunicazione della cancelleria all’Agenzia delle Entrate, è giunta una seconda intimazione di pagamento due giorni dopo la sentenza. Todaro ha annunciato l’intenzione di impugnare nuovamente il titolo e di chiedere la condanna per lite temeraria, vista l’ingiusta pretesa ai danni del suo cliente.
La conclusione
Questa disavventura avrà ripercussioni sia in termini di tempo perso che di denaro per l’ex vigile del fuoco, il quale spera di non dovere sborsare la somma richiesta. La situazione potrebbe protrarsi per altri due anni, fino a quando non si giungerà a una soluzione definitiva. Nel frattempo, il caso mette in luce la complessità e le possibili ingiustizie del sistema di riscossione delle tasse da parte dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’importanza di una corretta applicazione della legge e dei diritti dei contribuenti.
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