Il ritorno di Federico Di Francesco: la speranza del Palermo
Se il Palermo ha bisogno di un Messia per uscire fuori dal guado non c’è notizia migliore del rientro di Federico Di Francesco. Contro il Catanzaro Eugenio Corini avrà a disposizione l’esterno d’attacco, che ha giocato la sua ultima partita contro la Sampdoria a inizio novembre. Non è ancora chiaro se il tecnico del Palermo lancerà l’ex Lecce titolare, oppure confermerà Leonardo Mancuso, ma di sicuro Di Francesco sarà della partita. Era iniziata benissimo l’avventura rosanero del figlio d’arte a cui papà Eusebio, oggi allenatore del Frosinone, aveva detto senza giri di parole che Palermo fosse la scelta giusta. In Sicilia è arrivato con i migliori auspici, come un giocatore di serie A disposto a scendere di categoria a 29 anni per sposare un progetto ambizioso in una piazza importante, anche a costo di lasciare una società, il Lecce, a cui era legatissimo.
Un inizio promettente
E nella gara di esordio in rosanero contro la FeralpiSalò, dopo essere subentrato nel finale da una manciata di minuti, Di Francesco aveva subito segnato il primo gol con la maglia del Palermo, al termine di un bello scambio con Soleri. «Gli devo una cena», aveva detto l’esterno, dimostrando di essersi calato subito nel ruolo del pezzo pregiato del mercato e di essersi integrato con i compagni. Poi però con il passare delle giornate è calato alla distanza e finora non ha avuto l’impatto che ci si potesse aspettare. Nel 4-3-3 disegnato da Corini, che lo ha fortemente voluto, insieme a Roberto Insigne, dovrebbe essere il giocatore in grado di creare superiorità numerica, saltare l’uomo e dialogare con Matteo Brunori. Ma nella squadra rosa che si è inceppata, anche Di Francesco è rimasto risucchiato nell’involuzione del gioco, pur dimostrando qualcosa in più sul piano della condizione e della voglia rispetto a Insigne. Ma una rete e zero assist in nove partite, per un calciatore che vanta con 158 presenze, 17 gol e 14 passaggi vincenti, con Pescara, Bologna, Sassuolo, Spal, Empoli e Lecce, è davvero troppo poco. Per questo Corini e il Palermo hanno bisogno del miglior Di Francesco per risalire la china. Anche perché con le assenze di Insigne e Soleri, e un Di Mariano ancora non al top della forma, il suo contributo è fondamentale.
La promessa di un ritorno in forma
«Sto lavorando per rientrare il prima possibile. Come attaccante devo fare più centri e assist, per questo dico ai tifosi di sostenerci: per diventare una cosa sola e catturare il sogno», ha promesso Di Francesco nell’ultima intervista rilasciata dagli allenamenti di Torretta. Intanto, prosegue la preparazione della squadra in vista del Catanzaro, con Lucioni che si è allenato a parte a causa dell’influenza che lo ha colpito in settimana e Nedelcearu, sinora utilizzato pochissimo, pronto a rimpiazzarlo e ricostituire la coppia di centrali dell’anno scorso al fianco di Marconi.
– Federico Di Francesco
– Eugenio Corini
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