A Palermo ci sono diversi parchi dedicati alle vittime della mafia che sono in uno stato di incuria e abbandono. Il parco intitolato a Ninni Cassarà, vicequestore ucciso nel 1985, è chiuso da dieci anni a causa della presenza di amianto nel terreno. La famiglia di Cassarà ha chiesto che il nome del loro congiunto venga rimosso dalla targa all’ingresso del parco a causa delle sue condizioni degradate. Anche il “Parco Libero” intitolato a Libero Grassi, imprenditore ucciso per essersi opposto al racket, attende da anni la bonifica. La figlia di Grassi ha espresso la sua frustrazione e ha suggerito di intitolare l’area a un sindaco corrotto. Anche il “Giardino Inglese” intitolato a Piersanti Mattarella, politico assassinato, è chiuso per lavori che dovrebbero terminare entro la prossima estate. Anche Villa Costa, dedicata al procuratore della Repubblica ucciso nel 1980, è stata lasciata in uno stato di abbandono durante la pandemia, ma ora il Comune ha effettuato lavori di manutenzione e prevede di riaprire l’edificio a breve. In generale, i parchi dedicati alle vittime della mafia a Palermo hanno dovuto affrontare problemi di degrado e ritardi nella manutenzione.
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