Palermo, mafia sequestra beni.

Il Villaggio Santa Rosalia di Pagliarelli è stato di nuovo al centro delle cronache per la recente operazione che ha portato al sequestro di imprese, attività commerciali e immobili dal valore di sei milioni di euro. L’operazione è stata denominata “Villaggio di famiglia” e ha coinvolto 8 indagati che avrebbero fatto parte della famiglia mafiosa. Ventisei persone erano state arrestate lo scorso giugno nel rione, mandamento mafioso di Pagliarelli.

Secondo quanto riportato dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria, c’è stata una sperequazione tra i redditi leciti e i soldi investiti nell’ultimo decennio, suggerendo che i soldi per gli investimenti fossero sporchi. Oltre all’accusa di associazione mafiosa, sono state contestate anche quelle di traffico di sostanze stupefacenti e trasferimento fraudolento di valori, aggravate dalla finalità mafiosa.

Il presunto capo della famiglia mafiosa del Villaggio Santa Rosalia è Salvatore Sorrentino, soprannominato “lo studentino”, che avrebbe esercitato il potere mafioso anche dal carcere, dove ha trascorso una parte significativa della sua vita. Il controllo della vendita dei fiori davanti ai cimiteri e del pane nelle bancarelle abusive degli ambulanti sarebbe stata una delle attività gestite dalla mafia. Tra i beni sequestrati ci sono due panifici e altrettanti negozi di frutta e verdura, suggerendo che i soldi della mafia sarebbero stati ripuliti con il cibo che finisce sulle tavole.

I boss mafiosi prendevano decisioni su ogni aspetto delle attività commerciali del rione, dalle aperture dei negozi ai lavori di ristrutturazione, creando un monopolio nel settore edile e del movimento terra. Le imprese coinvolte nelle attività mafiose hanno ricevuto sostegno economico e finanziario e ventidue persone sono finite sotto processo, tra cui Salvatore Sorrentino e suo figlio Vincenzo.

Il sequestro ha coinvolto tredici immobili, sette attività economiche e sei veicoli. L’obiettivo della finanza è quello di liberare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità, a tutela dei cittadini e per consentire agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.

L’operazione “Villaggio di famiglia” ha fatto emergere il controllo mafioso su un’ampia gamma di attività commerciali nel rione Villaggio Santa Rosalia, confermando il continuo impegno delle autorità nel contrastare la presenza della criminalità organizzata nella città di Palermo.

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