L’apertura ai grandi marchi nei centri storici: una svolta per la Sicilia
«La norma proposta dal governo regionale che apre ai grandi marchi nei centri storici dei Comuni può rappresentare una svolta per diversi aspetti. In primo luogo, potrà rivitalizzare molte aree delle città siciliane e mi aspetto che l’arrivo di grandi firme, anche internazionali, possa contribuire ad aumentare i livelli occupazionali nell’Isola e i flussi turistici verso le nostre città». Lo afferma il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Una proposta per l’economia e l’occupazione
La proposta è arrivata dall’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. L’obiettivo è inserire in Finanziaria, in discussione all’Ars, una norma che permetta, nei centri delle grandi città, l’apertura di esercizi commerciali con superfici fino a 600 metri quadrati (attualmente il limite è 200 metri quadrati). Sarebbero avvantaggiate le grandi catene internazionali. Nei piccoli centri abitati la soglia passerebbe da 150 a 450 metri quadrati. «L’augurio è che la norma possa essere presto votata all’Ars – aggiunge Lagalla – per dare un cambio di marcia alle attività produttive siciliane, con la certezza che nuove aperture possano convivere con i negozi storici che rappresentano la tradizione dei nostri territori».
– Norma proposta del governo regionale
– Grandi marchi nei centri storici
– Grandi firme, anche internazionali
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