La procuratrice aggiunta di Palermo, Anna Maria Picozzi, durante un incontro a Udine, ha paragonato la reazione all’emergenza Covid alla reazione contro la mafia dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino nel 1992. Ha sottolineato l’importanza di affrontare l’emergenza del femminicidio con un approccio politico complessivo e preventivo. Ha citato dati secondo i quali la maggior parte delle donne uccise non aveva denunciato minacce o maltrattamenti, evidenziando la difficoltà delle donne nel riconoscere e parlare della violenza. Infine, ha sottolineato la necessità di lavorare su stereotipi e la struttura patriarcale della società.
Palermo, la Pm Picozzi: “La vicenda di Giulia ci aiuti a reagire”
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