#Palermo
Nell’ordinanza del tribunale per i minorenni, si legge che la chat del 7 luglio mostra chiaramente il piacere del minore per lo stupro, la sua insensibilità verso l’atrocità commessa considerata divertimento e il suo disprezzo per la vittima. L’indagato ha fornito una versione diversa dei fatti durante l’interrogatorio, ma le prove sul telefono del coindagato confermano la sua partecipazione attiva alla violenza di gruppo, compresi gli atti violenti perpetrati contro la vittima.