Palermo, endocrinologa assolta dopo 7 anni

Assoluzione per Carla Giordano: il verdetto del Tribunale

Il Tribunale di Palermo ha emesso un verdetto di assoluzione per la professoressa Carla Giordano, oggi in pensione, riguardo alle accuse di falso e abuso d’ufficio. La docente, all’epoca direttore del reparto di Endocrinologia del Policlinico e responsabile del centro per l’ormone della crescita, era stata accusata di aver compilato e firmato 204 piani terapeutici per la somministrazione di somatropina, un farmaco utilizzato per favorire lo sviluppo dei bambini, quando in realtà avrebbe delegato tale compito a un suo collaboratore.

Le tesi della difesa

La difesa della Giordano, rappresentata dagli avvocati Raffaele Bonsignore e Luca Giordano, ha sostenuto con successo che la docente universitaria non avesse svolto l’attività in prima persona, ma che invece avesse fornito il timbro al ricercatore Alessandro Ciresi, che al suo posto avrebbe siglato i documenti, nonostante non avesse il titolo per farlo. Anche Ciresi è stato assolto dai reati di falso e abuso d’ufficio, mentre rimane in sospeso l’ipotesi di truffa.

Prossimi passi e considerazioni finali

Nonostante l’assoluzione, la questione non è del tutto chiusa, in quanto la Cassazione deve ancora esprimersi sull’ipotesi di truffa. Tuttavia, la decisione del Tribunale rappresenta un importante passo avanti per la Giordano e il suo collaboratore.

In conclusione, la sentenza emessa rappresenta un segnale positivo per entrambi gli imputati, confermando la validità delle tesi difensive presentate durante il processo. Resta ora da attendere l’esito della Cassazione per una chiusura definitiva della vicenda.

– Terapia con somatropina
– Assoluzione
– Falso e abuso d’ufficio


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