Oratorio di Santa Cita

Oratorio di Santa Cita

Ti sei mai chiesto cosa significhi immergersi in un autentico capolavoro barocco? A pochi passi dal caos delle strade di Palermo si nasconde un gioiello senza tempo, un luogo dove arte, storia e spiritualità si fondono in un equilibrio perfetto: l’Oratorio del Rosario di Santa Cita, uno dei principali esempi di arte sacra siciliana e capolavoro barocco palermitano. Questo oratorio, parte integrante del circuito “I Tesori della Loggia”, è celebre per i suoi stucchi di Giacomo Serpotta e per la ricchezza dell’interno che contrasta con l’esterno modesto.

Ingresso Oratorio di Santa Cita

Immagina di varcare la soglia e di trovarti subito circondato da una magnificenza scolpita. È il 1590, e la Compagnia del Rosario, fondata vent’anni prima, decide di costruire uno spazio dedicato alla preghiera e alla devozione, seguendo la tradizione degli oratori palermitani come luoghi di assemblea, culto e opere assistenziali. Attraverso il portale in pietra della loggia superiore, decorata da busti in marmo, si arriva alla sala principale, un ambiente di grande semplicità architettonica ma carico di dettagli. Qui, ogni superficie è una tela viva, trasformata dalla mano del celebre scultore Giacomo Serpotta, che dal 1687 al 1718 ha dato forma a un racconto scolpito che lascia senza fiato, popolato da putti, statue allegoriche e i Misteri del Rosario: Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.

Porte d’ingresso Oratorio di Santa Cita

Le porte d’ingresso, con portali sorretti da coppie di atlanti, sembrano quasi vegliare sull’ingresso dei visitatori. Alzi lo sguardo e ti ritrovi a scrutare sei rilievi di eccezionale vivacità prospettica, tra cui spicca la rappresentazione della “Battaglia di Lepanto”, episodio cardine della decorazione, dove la Madonna del Rosario protegge la flotta cristiana. È un’immagine che cattura la tensione, il movimento, la gloria e il dramma della battaglia – tutto scolpito nei minimi dettagli, come se il marmo stesso volesse raccontare la storia.

sedili intarsiati Oratorio di Santa Cita

Ti siedi un attimo per osservare ogni dettaglio, e noti i sedili intarsiati in ebano e madreperla lungo le pareti, creati per i confrati della Compagnia del Rosario, testimoni silenziosi di secoli di preghiera e di vita sociale della confraternita. Il pavimento in marmo policromo, tipico degli oratori barocchi di Palermo, è una composizione artistica che aggiunge colore e vita al luogo.

l’Altare Oratorio di Santa Cita

E poi l’altare. Al centro di tutto, si erge una magnifica tela della “Madonna del Rosario” di Carlo Maratta, dipinta nel 1695, simbolo della devozione mariana e punto focale dell’intero apparato iconografico. L’altare maggiore, delimitato da pregiate cantorie settecentesche, è reso ancora più ricco dalla presenza di statue allegoriche e dal catino presbiteriale decorato da Serpotta con le figure di Giuditta ed Ester. E appena dietro, un piccolo passaggio porta alla cappella del Crocifisso, detta “Oratorio sopra S. Cita”, dove Filippo Tancredi ha dipinto la volta con una scena toccante: l’“Adorazione dell’Agnello mistico”, ulteriore testimonianza dell’arte sacra siciliana.

Indirizzo

Per visitare questo capolavoro barocco nel cuore di Palermo, non devi far altro che andare in Via Valverde, 3, dalle 10.00 alle 18.00, ogni giorno tranne il martedì. Scoprirai che l’arte e la storia qui non sono solo testimonianze del passato, ma esperienze vive, da sentire e da ricordare. L’Oratorio di Santa Cita rappresenta un itinerario d’arte imprescindibile per chi vuole conoscere i monumenti storici di Palermo e la ricchezza del barocco siciliano.

Informazioni utili

Biglietti e orari

Il biglietto intero per visitare l’Oratorio di Santa Cita costa 4 euro, mentre con 6 euro si può accedere anche all’Oratorio del SS. Rosario in San Domenico. Sono previsti sconti per studenti e scolaresche. L’oratorio è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, escluso il martedì. Tuttavia, alcune recensioni segnalano che talvolta potrebbero verificarsi chiusure non programmate, quindi è consigliabile telefonare in anticipo o verificare la disponibilità prima della visita.

Ubicazione

L’Oratorio si trova in Via Valverde, 3, nel cuore del centro storico di Palermo, nel quartiere La Loggia, adiacente alla chiesa di Santa Cita.

Circuito culturale

Fa parte del circuito “I Tesori della Loggia”, insieme ad altri importanti monumenti come l’Oratorio di San Domenico e la Chiesa di Santa Maria in Valverde. È quindi possibile organizzare un itinerario che includa più siti d’arte e storia della zona.

Funzione storica

Gli oratori palermitani, come quello di Santa Cita, non erano solo luoghi di culto ma anche di aggregazione sociale per le confraternite, spesso composte da nobili e ricchi mercanti. Qui si svolgevano non solo preghiere, ma anche attività caritatevoli e sociali.

Curiosità artistica

Le sculture in stucco di Giacomo Serpotta sono rese particolarmente brillanti grazie a una tecnica chiamata “allustratura”, che prevedeva l’uso di cera e polvere di marmo. Questo segreto artigianale è andato perduto con la morte degli ultimi esponenti della famiglia Serpotta.

Accessibilità

L’ingresso all’oratorio avviene tramite una scalinata e un piccolo portale, quindi potrebbe non essere facilmente accessibile a persone con mobilità ridotta.

Consigli pratici

L’oratorio è considerato un “tesoro nascosto” e non sempre facile da trovare; la biglietteria può risultare poco visibile. È utile arrivare con qualche minuto di anticipo e chiedere informazioni sul posto, soprattutto se si desidera una visita guidata o un’audioguida.

🔗 Oratorio di Santa Cita – scheda ufficiale del sito del Comune di Palermo

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