Sciacca: la carenza di oncologi al “Giovanni Paolo II”
L’oncologo presso il “Giovanni Paolo II” di Sciacca ha recentemente contratto una malattia, causando il rinvio di 18 sessioni di chemioterapia e almeno 15 visite ambulatoriali per i pazienti. Questa situazione ha creato disagi tra coloro che necessitano di cure, costringendoli a tornare a casa in attesa della riprogrammazione delle prestazioni previste. “Non è la prima volta che accade, il medico fa del suo meglio, ma anch’egli è umano”, ha commentato uno dei pazienti colpiti da questo inaspettato evento.
La reazione della direzione dell’Asp di Agrigento
La carenza di oncologi presso il “Giovanni Paolo II” ha spinto la direzione dell’Asp di Agrigento a prendere provvedimenti. È stato emesso un ordine di servizio per la mobilità di medici provenienti dagli ospedali di Agrigento e Canicattì, al fine di coprire le carenze a Sciacca attraverso turni appositi. Tuttavia, questo provvedimento è attualmente sospeso.
La soluzione proposta dal commissario straordinario dell’Asp di Agrigento
Il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ha dichiarato: “Stiamo cercando di stabilire contratti a tempo determinato con alcuni dei medici che hanno partecipato al concorso per oncologi bandito nel 2021, il cui espletamento è ancora in corso.” Questa potrebbe essere una soluzione per affrontare la carenza di personale medico specializzato nella cura dell’oncologia a Sciacca.
La situazione attuale richiede un’azione rapida e concertata per garantire che i pazienti affetti da patologie oncologiche ricevano le cure necessarie in tempi ragionevoli. È fondamentale fornire loro un supporto adeguato e una continuità nel percorso di cura, al fine di preservare la loro salute e il loro benessere.
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