Nuove frontiere per l’olio d’oliva: innovazione e tradizione
Il convegno de L’isola del Tesolio
Nella splendida cornice dello Splendid Hotel La Torre di Mondello, a Palermo, si è tenuta la 14esima edizione de L’isola del Tesolio, il convegno promosso e organizzato dal Cofiol (Consorzio filiera olivicolo). L’evento ha offerto spunti interessanti su come innovare nel settore dell’olio d’oliva senza però trascurare le tradizioni e le caratteristiche uniche delle cultivar locali.
Un patrimonio da preservare
Manfredi Barbera, imprenditore oleario, ha sottolineato l’importanza di preservare le tradizioni legate alle cultivar autoctone. Ha espresso il suo dissenso riguardo alla sperimentazione genetica in favore della valorizzazione delle varietà locali, ricche di qualità organolettiche e nutraceutiche uniche.
Innovazione e sostenibilità
Barbera ha anche evidenziato l’importanza di innovare nella filiera olivicola, mettendo in risalto l’adozione di pratiche sostenibili come la gestione dell’acqua attraverso la realizzazione di serbatoi per l’irrigazione, contribuendo così a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e della siccità.
Controllo e qualità
Felice Mattia, direttore di Icqrf, ha messo in luce l’importanza del controllo e della tutela della qualità nell’olio d’oliva, sottolineando l’attività di monitoraggio svolta sul territorio siciliano per garantire la sicurezza e la qualità del prodotto.
La sfida della qualità oggettiva e soggettiva
Francesco Tabano, presidente di Federolio, ha posto l’accento sull’importanza della qualità dell’olio d’oliva, sottolineando come questa sia valutata non solo attraverso analisi chimico-fisiche, ma anche attraverso il gusto e l’apprezzamento del consumatore.
Nel video le interviste a Manfredi Barbera, imprenditore; Felice Mattia, direttore di Icqrf; Francesco Tabano, presidente di Federolio
– Coltivazione e raccolta nella filiera olivicola
– Innovazione nel package e nel marketing
– Tradizionali cultivar
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