Durante la festa dei defunti, le famiglie catanesi si riuniscono per ricordare i propri cari scomparsi e condividere momenti di dolcezza con gli ‘Nzuddi, dei tradizionali biscotti rotondi alla mandorla. Questi dolcetti rappresentano un’antica tradizione che viene tramandata di generazione in generazione e sono diventati una tradizione consolidata per onorare la memoria dei defunti e mantenere vive le tradizioni culturali. I biscotti hanno origini dalle suore del Monastero di San Vincenzo di
Catania, che erano rinomate non solo per la loro abilità culinaria ma anche per la loro carità. Durante il terremoto del 1908 a
Messina, le suore regalarono i loro biscotti alle persone disperate, dando inizio alla tradizione di preparare gli ‘Nzuddi il 3 giugno in occasione della festa della Madonna della Lettera a
Messina. La ricetta originale è stata rivisitata in versione senza glutine e gli ‘Nzuddi sono realizzati con farina mix per frolla, zucchero, acqua, mandorle tritate, scorza d’arancia, ammoniaca per dolci e cannella. Gli ‘Nzuddi vengono preparati in piccoli pezzi d’impasto e cotti fino a quando i bordi diventano ambrati. Infine, i biscotti vengono conservati in un contenitore con il coperchio.
Nzùddi catanesi alla mandorla: perché si chiama così il “dolce dei defunti”, la ricetta
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Catania GN