Nuovo strumento al Sant’Elia di Caltanissetta per curare il cheratocono

L’unità operativa complessa di oculistica dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, diretta dal dottore Giuseppe Bona, si è dotata, prima struttura pubblica in Sicilia, di un nuovo strumento per il trattamento del cheratocono.

Una patologia della cornea che minaccia la vista

Il dottor Bona spiega che il cheratocono è una patologia della cornea ad andamento progressivo che può portare allo sfiancamento della cornea e alla perdita della vista. Finora, il trattamento di elezione è stato rappresentato dal trapianto di cornea, ma grazie a questo nuovo strumento, sarà possibile trattare la patologia nelle fasi evolutive, evitando così il trapianto.

I vantaggi del nuovo strumento

Il primario sottolinea l’importanza di poter effettuare questo tipo di intervento in una struttura pubblica, rendendolo accessibile a tutti i pazienti, senza alcun costo aggiuntivo. Questo rappresenta un grande passo avanti nella lotta contro il cheratocono e nell’offrire un trattamento di qualità a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Il procedimento e l’equipe medica

L’intervento, chiamato cross-linking, viene eseguito in ambito ambulatoriale e dura circa 20 minuti. Consiste in un “rinforzo” della cornea ottenuto mediante l’effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti. Il dottor Bona dirige un’équipe formata da sei medici, dieci infermieri e tre operatori socio-sanitari, che garantisce un’assistenza completa e di altissima qualità.

Attrattiva professionale e impegno sociale

Il reparto di oculistica di Caltanissetta registra una forte capacità attrattiva, come dimostra il grande numero di candidati al recente concorso per medici oculisti. Questo testimonia l’importante lavoro svolto dall’équipe medica, che si impegna ogni giorno per garantire la migliore assistenza possibile a tutti i pazienti affetti da cheratocono e altre patologie oftalmologiche.