“È fondamentale promuovere l’accessibilità a tutte le tipologie di pubblico, famiglie, scolaresche e persone con disabilità – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – creando percorsi alternativi che consentano di vivere appieno luoghi e storie attraverso strutture immersive facilmente fruibili. Ciò favorisce l’inclusione e amplifica la ricchezza dell’esperienza per tutti”.
Unesco in Sicilia
Il progetto fa parte di un piano più ampio che riguarda i siti Unesco in Sicilia (oltre al Parco archeologico di Agrigento, Villa del Casale, le isole Eolie, l’Etna, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, l’area barocca del Val di Noto, il percorso della Palermo araboe una lettura smart e immediata dal linguaggio accattivante ma con una grande attenzione per l’accessibilità.
”, grazie al quale per la prima volta sono stati messi in rete tutti e sette i siti Unesco siciliani per una fruizione universalmente accessibile”, dice Giada Cantamessa, storica dell’arte e curatrice del progetto e del giardino sensoriale coadiuvata da Guido Meli, responsabile tecnico.
Il progetto “#SmartEducationUnescoSicilia” del ministero della Cultura, cofinanziato dalla Regione Siciliana, nasce con l’obiettivo di creare, per la prima volta nell’Isola, una sinergia tra i siti iscritti nella World heritage list, collegando beni materiali e immateriali. Nell’ambito dell’iniziativa tutti i siti vengono spiegati tramite percorsi multisensoriali, collegati al territorio, in relazione alla storia, al folclore e alle tradizioni. Tutto fruibile attraverso un sito web ( e una smart app che si può scaricare da Google Play ( in grado di identificare gli interessi individuali degli utenti.
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