Protesta degli agricoltori siciliani contro la farina di grillo e la carne sintetica
Presidi anche nell’Ennese
Prosegue la protesta degli agricoltori iniziata da qualche giorno anche in Sicilia. Anche oggi presidi a macchia di leopardo. Anche nell’area del Dittaino, a bordo dei propri trattori hanno presidiato una delle aree simbolo dell’economia isolana. I manifestanti protestano contro l utilizzo e la diffusione della farina di grillo e della carne sintetica che, a loro parere, rischiano di affossare, in modo definitivo, le aziende agricole italiane e siciliane.
Ma non solo, anche attorno agli impianti fotovoltaici vi sarebbero interessi enormi, da loro considerati un danno per l’agricoltura perché troppo invasivi sui terreni senza portare produttività e benefici al territorio ormai vessato e maltrattato. La situazione è quindi molto critica e gli agricoltori si sentono minacciati dalla diffusione di queste alternative alimentari e dall’espansione di impianti che considerano dannosi per l’ambiente e per l’economia locale.
La protesta continua e gli agricoltori siciliani chiedono attenzione e sostegno da parte delle istituzioni e della società civile. Sono determinati a difendere le proprie terre e a preservare un modello di agricoltura sostenibile e tradizionale. La situazione è complessa e richiede un confronto aperto e costruttivo per trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
Intanto, i presidi e le proteste proseguono, con la speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide e le minacce che l’agricoltura siciliana sta affrontando. Sono temi delicati e cruciali per il futuro dell’isola e per la salvaguardia delle tradizioni e dei territori rurali. Sostenere gli agricoltori significa anche proteggere l’identità e la biodiversità di una regione ricca di storia, cultura e risorse naturali uniche.
– Farina di grillo
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