Migranti derubati: Futuristiche azioni di pirateria.

Il tribunale del Riesame di Palermo ha stabilito che la consegna di denaro e cellulari per il traino del barchino dei migranti è stata un’attività di pirateria e non di estorsione, come inizialmente qualificato dal gip del tribunale di Agrigento. Il caso riguarda il fermo del comandante di un motopesca tunisino e dei 3 membri dell’equipaggio, che hanno rubato il motore del barchino con a bordo 40 migranti minacciandoli con coltelli. La consegna dei cellulari e dei soldi è avvenuta come una sorta di contrattazione, quindi la rapina è stata qualificata come estorsione aggravata. Tuttavia, il tribunale del Riesame ha stabilito che gli atti di depredazione rientrano nell’articolo 1135 del codice della navigazione e non sono di competenza della Procura in quanto avvenuti in acque internazionali.

Migranti derubati: ‘pirateria non estorsione’

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