La Conferenza Episcopale Italiana ribadisce il sostegno alle diocesi per l’accoglienza ai migranti
Nessun fondo diretto a Mediterranea ma sostegno alle diocesi che hanno presentato progetti di accoglienza a favore dei migranti, compreso il sostegno ai salvataggi in mare: lo chiarisce la Conferenza episcopale italiana, da giorni al centro di alcune inchieste giornalistiche che l’hanno messa sotto accusa per presunti finanziamenti alla ong di Luca Casarini.
Reazione ai recenti articoli
Ogni vita va salvata!», ribadiscono i vescovi italiani che replicano agli articoli (pubblicati da Panorama e da La Verità) ed esprimono «sdegno e disappunto» per la pubblicazione delle chat, venute fuori nel contesto dell’inchiesta giudiziaria della procura della Repubblica di Ragusa a carico di Mediterranea Saving Humans-Aps «per presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e presunta violazione del codice della navigazione».
Difesa del sostegno ai salvataggi in mare
Il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, difende il sostegno delle diocesi ai salvataggi in mare e sottolinea l’importanza di ridurre la sofferenza dei migranti. Ricorda anche il ruolo fondamentale della guardia costiera nel salvataggio in mare.
Chiarezza sui finanziamenti
La Chiesa italiana ha dunque precisato l’entità e le modalità di finanziamento, smentendo cifre riportate dalla stampa. La Cei ha chiarito che non ha mai sostenuto in modo diretto Mediterranea Saving Humans-Aps, ma ha accolto una richiesta presentata da due diocesi con un sostegno nettamente inferiore rispetto a quanto riportato sulla stampa.
Impegno della Chiesa italiana
Oggi la Chiesa italiana ribadisce che il salvataggio e l’accoglienza dei migranti sono tra le priorità della sua azione pastorale, muovendosi con libertà e nel rispetto dei ruoli di ciascuno, schierandosi dalla parte di chiunque soffre fuggendo da guerre, violenze e povertà.
– Progetti di accoglienza
– Sostegno ai salvataggi in mare
– Priorità dell’azione pastorale
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