Messina: progetto per l’Acquario dello Stretto e Polo scientifico
Il progetto del Polo scientifico
Il Stretto di Messina è unico al mondo, eppure la città rispetto al passato ha vissuto “senza mare”, anzi, si è pensata e progettata come se a quel mare avesse voltato le spalle. E in questo contesto la zona Falcata, patrimonio non solo naturale ma storico, culturale e artistico che in qualsiasi altra parte del pianeta sarebbe stata volano di sviluppo, è stata vilipesa e dimenticata.
La visione del professor Gambino
Chi vuol far brillare quel gioiello è il professor Josè Gambino, docente dell’Università di Messina, che da tempo ha predisposto un ambizioso progetto per la realizzazione nella zona Falcata dell’Eco grande acquario dello Strettoà marina, che lui immagina all’interno del Parco blu delle sirene. L’idea progettuale rappresenterebbe un unicum nel mondo e costituirebbe un richiamo internazionale oltre che comportare occupazione, rilancio del territorio e polo scientifico e didattico. Tempi di realizzazione tre anni per un costo stimato di 120 milioni di euro, più di 350 posti di lavoro e duemila nell’indotto. E insieme al Ponte sullo Stretto (per il quale per la verità Gambino ha anche suggerito il nome di Antonello da Messina), costituirebbe il vero tandem per il futuro.
Una prospettiva unica nel mondo
“Messina ha vissuto gli ultimi decenni senza il mareà che con il Consiglio comunale e con l’ex presidente della Regione Musumeci ma l’attualità del dibattito del Ponte ha reso ancor più interessante il progetto del Polo scientifico.
“Il rischio è che i turisti scattino foto sul Ponte e poi vadano via, invece quest’opera, peraltro progettata secondo i canoni dell’eco sostenibilità, potrebbe essere inserita tra quelle complementari e fare da vero moltiplicatore di attrattività e sviluppo. A Villa San Giovanni realizzeranno un grande centro direzionale, perché non creare una struttura altrettanto imponente su questa sponda?”
à marina
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