Messina in allarme per la povertà educativa

Il contenuto riporta dati allarmanti riguardanti la povertà economica e educativa nella città di Messina. La maggioranza dei residenti nella II e III circoscrizione ha solo la licenza media e una percentuale significativa è disoccupata. La segretaria confederale Cgil, Stefania Radici, sottolinea che la mancanza di istruzione incide sui percorsi scolastici e sulle possibilità di inserimento nel mercato del lavoro. Inoltre, Messina ha una percentuale alta di giovani NEET (15ardo rispetto agli obiettivi di servizio, essendo disponibili solo cinque asili nido comunali che coprono una percentuale molto bassa della domanda potenziale. Si chiede al Comune di Messina di spiegare la mancanza di investimenti nei servizi per l’infanzia. Inoltre, l’amministrazione comunale sta istituendo sportelli di ascolto nelle periferie per comprendere meglio i bisogni reali del territorio. Save the Children suggerisce alcune linee d’azione per mettere al centro delle politiche di sviluppo dei territori i bambini e gli adolescenti, come garantire servizi educativi per l’infanzia, pasti scolastici gratuiti per le famiglie in povertà, spazi aggregativi giovanili e un’offerta di attività extracurricolari.

Messina, povertà educativa, scatta l’allarme periferie

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