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Messina, la questione della mobilità sta creando divisione tra i cittadini. Molti sono favorevoli all’introduzione di cordoli, piste ciclabili, parcheggi d’interscambio e zone a traffico limitato, ma purché siano posizionati altrove, lontano da
Messina o in altre vie. Esiste un gruppo di messinesi che si oppone a queste misure, motivando la loro contrarietà con problemi di sicurezza stradale, rischio di incidenti e danni ai commercianti. Inoltre, ritengono che a Messina i ciclisti siano rari, tranne quando passa il Giro d’Italia. La protesta si estende anche agli alberelli piantati nelle strade nell’ambito di un progetto di forestazione urbana. Alcuni cittadini propongono di concentrare le piante in un’unica area anziché piantarle lungo le strade secondarie. La discussione coinvolge storici oppositori politici e sostenitori di una mediazione tra posizioni diverse. Diversi comitati di cittadini si stanno organizzando per opporsi a queste misure. Un ex ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano
Sciacca, esprime il suo dissenso dicendo che non è opportuno ridurre gli spazi vitali delle strade esistenti e propone di creare vie di fuga e strade alternative, concentrando gli alberi in aree abbandonate. Alcuni commercianti sono preoccupati per le conseguenze di queste misure sulla loro attività economica. È stata lanciata una petizione per fermare l’installazione dei cordoli delle piste ciclabili e ottenere più parcheggi pubblici. A partire dal 1 ottobre, un tratto del viale San Martino diventerà un’isola pedonale permanente. La discussione sulla mobilità a Messina continua.
Messina, i Comitati anti cordoli green ma non troppo: “Sì ma spostateli altrove”
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