Chiusura delle indagini sulla gestione degli appalti all’Università di Messina
Procura di Messina identifica otto indagati
La Procura di Messina ha chiuso le indagini sui rilievi mossi dall’Anac all’Università relativi ad appalti per lavori e forniture. Sono otto gli indagati, destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini. Si tratta dell’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, del direttore generale dell’Ateneo Francesco Bonanno e degli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello. Turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso…
Il caso riguarda presunte irregolarità legate alla gestione degli appalti per lavori e forniture all’Università di Messina. L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) aveva sollevato dei rilievi che hanno portato alla chiusura delle indagini da parte della Procura.
Con l’avviso di conclusione delle indagini, otto persone sono state individuate come indagate in merito alle presunte irregolarità. L’ex rettore e il direttore generale dell’Ateneo sono tra coloro coinvolti, insieme a vari imprenditori.
La Procura ha ipotizzato i reati di turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso. Ora spetterà alla magistratura valutare le prove raccolte durante le indagini e decidere se procedere con un eventuale processo.
Intanto, l’Università di Messina si trova al centro di un’indagine che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sua reputazione e sul modo in cui gestisce gli appalti pubblici. Resta da vedere come la situazione si evolverà e quali saranno le conseguenze per tutte le parti coinvolte.
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