#Palermo
Matteo Messina Denaro, capomafia latitante, ha ammesso di aver vissuto rinunciando alla tecnologia per non essere localizzato. Tuttavia, ha dovuto cambiare approccio a causa della malattia (tumore) e ha deciso di vivere una vita normale per passare inosservato. Ha negato di essere coinvolto in omicidi e stragi, compreso quello del bambino Giuseppe Di Matteo. Inoltre, ha criticato la commemorazione di Falcone che bloccava l’autostrada e ha negato di aver intenzione di offendere il giudice. Ha anche affermato che suo padre era un mercante d’arte e che ha sempre avuto un interesse per la storia antica. Infine, ha definito il concorso esterno un reato farlocco.