Scoperto il nascondiglio di Matteo Messina Denaro: l’intervista esclusiva a Sandokan
Il suo volto deve restare coperto, come la sua identità. Ma con il nome in codice, Sandokan, l’investigatore del CrimOr, la prima sezione del primo reparto investigativo del Ros, racconta i dettagli della ispezione in casa della sorella di Matteo Messina Denaro, dalla quale è di fatto partito lo scacco matto al boss latitante da 30 anni, esattamente un anno fa. Un momento di grande emozione, quello provato dai 35 carabinieri che costituivano il gruppo di indagine sulla ex primula rossa, quando dal sottofondo di una sedia è saltato fuori un foglietto con date e sigle.
Un indizio importante
Perché è stato ritenuto subito un indizio importante? «Intanto, era già sospetto il nascondiglio», racconta Sandokan, ricordando in una doppia intervista a Tgs e Gds, la giornata del 6 dicembre 2022, trascorsa assieme a due colleghi nell’abitazione di Rosalia a Castelvetrano. Una incursione dietro alla quale c’erano già mesi di studio e continue osservazioni. E che doveva essere fatta in sicurezza e velocità, senza il rischio di essere visti dai vicini.
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