L’operazione Arancia ha portato all’arresto dell’imprenditore Giuseppe Bruno, coinvolto in un’organizzazione criminale che riciclava denaro per la mafia italiana in Brasile. Si stima che siano stati investiti almeno 300 milioni di real (circa 55 milioni di euro) per acquistare proprietà e infiltrarsi nei mercati immobiliari e finanziari brasiliani. Le autorità italiane ipotizzano che il valore degli asset possa superare i 500 milioni di euro. Sono stati eseguiti arresti e perquisizioni in Brasile, oltre a 21 perquisizioni in Italia e in Svizzera, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
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