Appello del comitato ‘esistono i diritti transpartito’ per la trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali
Il comitato ‘esistono i diritti transpartito’ ha lanciato un nuovo appello per chiedere la regolamentazione della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. L’organizzazione cittadina sta mettendo sempre più in evidenza questa richiesta, e ha recentemente incontrato il sindaco Roberto Lagalla per discutere la questione. Tra i rappresentanti del comitato presenti all’incontro, Gaetano D’Amico, Eleonora Graziano, Gianluca Inzerillo, Alberto Mangano e Floriana D’amico, il sindaco si è dimostrato concorde alla richiesta dei cittadini e ha proposto loro di lanciare un appello dei sindaci.
Il sindaco Lagalla ha dichiarato: “In quanto consigliere comunale non avrei dubbio alcuno a sostenere la mozione comunale di Mangano, Inzerillo e tanti altri consiglieri riguardo la trascrizione dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali”. Tuttavia, sembra che la missiva del ministro Piantedosi abbia scoraggiato la richiesta, creando un vuoto normativo che ha impedito la trascrizione.
Nonostante questo, le famiglie arcobaleno hanno accolto positivamente la proposta del sindaco di lanciare l’appello dei sindaci per la trascrizione dei figli delle famiglie omogenitoriali. La delegazione del comitato cittadino si è detta soddisfatta dell’incontro e sta lavorando alla stesura dell’appello per raggiungere il loro obiettivo.
I fatti precedenti
Ad ottobre scorso, il comitato cittadino ‘esistono i diritti transpartito’ ha consegnato al sindaco Lagalla una lettera di richiesta riguardo la trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. I cittadini hanno protestato contro l’esistenza di famiglie e figli di serie b solo perché la coppia dei genitori è dello stesso sesso. Il comitato si è più volte appellato alla circolare 85/2023 e ha dichiarato: “Vogliamo ottenere una norma che regolamenti questa vicenda, in molti paesi c’è ma in Italia ancora molte persone sono private del diritto di essere genitori”.
Secondo quanto citato, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato irricevibili le richieste dell’Italia relative al rifiuto di trascrizione di atti di nascita formati all’estero con il ricorso alla pratica della gestazione per altri, al rifiuto della indicazione della madre d’intenzione del minore nato in Italia a seguito del ricorso, all’estero, alla tecnica della procreazione medicalmente assistita. La Corte di Strasburgo ha confermato la necessità del riconoscimento del rapporto minore-genitore d’intenzione, ma ha dichiarato che ciascuno Stato può scegliere i mezzi per raggiungere questo risultato, tra cui l’adozione del minore.
– esistono i diritti transpartito
– l’urlo di protesta
– l’appello dei sindaci
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