Procedura di licenziamento collettivo nella sanità psichiatrica: un disastro annunciato
La nota con cui Legacoop e Unicoop hanno annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per circa 100 lavoratori, da anni impegnati nell’assistenza dei pazienti psichiatrici, era nell’aria da mesi ormai. Gli allarmi relativi a una situazione ormai prossima al collasso non sono serviti a nulla e la soluzione al problema, per le scriventi organizzazioni per nulla complicata da trovare, è diventata un miraggio a causa della volontà politica regionale.
Una situazione critica e le conseguenze per pazienti e lavoratori
Lo affermano in una nota Usb Reggio Calabria e Coolap che in una nota aggiungono: “Se poi siamo di fronte a una volontà mancata o bensì a una precisa e cinica strategia lo scopriremo ben presto, quando vedremo dove verranno ricollocati gli attuali pazienti e se anche questi andranno a ingrassare strutture extraà di assistenza, stanno diventando sempre più nuovi maxi manicomi.
La richiesta di un incontro urgente e le speranze ridotte al lumicino
Abbiamo chiesto un incontro urgente in prefettura per capire se ci sono ancora margini per salvare il salvabile. In ogni caso c’è da definire il futuro di 100 lavoratori che, dopo trenta e più anni di servizio, rischiano di finire in mezzo a una strada e di altrettanti pazienti che, come se non fossero sufficienti le loro problematiche, a gennaio rischiano di essere sballottati chissà dove.
Anche se ormai la speranza che la politica regionale, uzioni pubbliche per questa vergogna.