Licata spara al fratello in lite: denunciato

Fratelli pescatori: lite al porto di Licata

Lo ritiene responsabile del furto di alcune reti da pesca e durante una concitata lite, scoppiata al porto commerciale di Licata, tira fuori la pistola e spara al fratello. L’uomo di 39 anni viene sfiorato ai piedi, ma non è colpito.

Mentre il licatese, di 34 anni, che secondo l’accusa avrebbe sparato, forse volontariamente verso il basso, è stato bloccato dai militari della guardia di finanza ed è stato denunciato per tentativo di omicidio e porto illegale di arma da fuoco.

Stando a quanto sarebbe stato accertato dalle investigazioni, fra i due fratelli pescatori, già da un po’, vi sarebbero state continue discussioni anche per motivi economici. Sono stati trovati e sequestrati 2 bossoli e un’ogiva.

Discussioni familiari e tensioni sul lavoro

La lite avvenuta al porto di Licata tra i due fratelli pescatori ha messo in luce annosi dissapori familiari e tensioni sul lavoro. Secondo quanto emerso dalle investigazioni, il licatese di 34 anni avrebbe sparato al fratello di 39 anni durante una discussione sui presunti furti di reti da pesca. La situazione si è aggravata quando, durante la lite, l’uomo più giovane ha estratto una pistola e sparato, fortunatamente senza colpire il fratello. Il presunto aggressore è stato immediatamente fermato dalle forze dell’ordine e denunciato per tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco.

Le tensioni all’interno della famiglia sembrano essere state alimentate anche da contrasti di natura economica legati all’attività di pesca. La situazione è degenerata fino a sfociare in un violento episodio che ha coinvolto forze dell’ordine e autorità portuali. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati bossoli e un’ogiva, confermando l’uso di armi da fuoco durante l’alterco.

Reazioni e conseguenze

L’episodio ha destato una viva preoccupazione all’interno della comunità di pescatori di Licata, già alle prese con le difficoltà dell’attività marittima. La rivalità e la competizione tra famiglie di pescatori non sono rare in queste zone, ma il ricorso alla violenza armata rappresenta un’escalation preoccupante.

Le autorità competenti hanno garantito un’indagine approfondita per fare luce sull’accaduto e portare alla giustizia i responsabili. Nel frattempo, la comunità locale si è stretta intorno alla famiglia coinvolta, cercando di lenire le tensioni e favorire un riavvicinamento tra i due fratelli.

Si spera che questo spiacevole episodio possa fungere da stimolo per promuovere una cultura del confronto e del dialogo all’interno delle famiglie e delle comunità di pescatori, per evitare che le controversie sfocino in atti di violenza e per favorire un clima di cooperazione e solidarietà tra coloro che condividono la stessa vocazione e mestiere.

– Responsabile del furto
– Porto illegale di arma da fuoco
– Tentativo di omicidio


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