Il giudice ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex ragioniere capo del Comune di Marsala coinvolto in un’indagine sulla coop “Nido d’Argento”. La libertà è stata concessa dopo la produzione di documenti che attestano il pensionamento dell’indagato e dimostrano la cessazione delle esigenze cautelari. Un’altra impiegata comunale è stata posta agli arresti domiciliari per presunta corruzione. La Procura ritiene di avere prove di pagamenti illeciti e di complicità nelle illegalità da parte del funzionario.
Palermo
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