Intercettazioni Orazio Buda: segreti sequestro ‘Opera Prima’

La Guardia di Finanza ha sequestrato due bar di lusso a Catania, il cui assetto societario è stato ricostruito. I bar sarebbero riconducibili a Orazio Buda, cugino del boss Orazio Privitera. La Royal Srl, che gestisce i due bar, aveva come soci Angela Privitera (moglie di Alessio Santo Buda) e Vincenza Coco (suocera di Orazio Buda). La società ha acquisito un ramo d’azienda per 45.000 euro e si è impegnata a pagare un canone di locazione annuale di 31.200 euro, nonostante le limitate risorse finanziarie delle due socie. Inoltre, la Privitera ha venduto un’auto per quasi 20.000 euro e ha stipulato un contratto di locazione da 72.000 euro l’anno per il bar di piazza Umberto. È stata quindi costituita la Speciale Boys Srl, che ha subentrato nella gestione dei bar. L’operazione sembra antieconomica e potrebbe essere un modo per Orazio Buda di gestire i bar attraverso i familiari, evitando così confische. La Guardia di Finanza ha intercettato conversazioni in cui Buda afferma di essere il proprietario dei bar e di gestirli personalmente, mentre la nuora svolge solo un ruolo di cassiera. Buda controlla le fatture dei fornitori e ne esegue i pagamenti. Le intercettazioni e le testimonianze di collaboratori di giustizia hanno portato al sequestro dei bar.

Le intercettazioni di Orazio Buda: i segreti del sequestro degli ‘Opera Prima’

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