La mafia catanese: droga, consenso e la mappa della DIA

Nella provincia di Catania, importanti famiglie mafiose legate a Cosa nostra continuano ad operare nonostante le operazioni di arresto dei loro membri. Alcune di queste famiglie includono Santapaola-Ercolano, Mazzei, La Rocca e Ramacca. Oltre a queste, sono presenti anche organizzazioni mafiose indipendenti come i clan Cappello-Bonaccorsi, Laudani, Pillera-Di Mauro, Sciuto, Cursoti, Piacenti e Nicotra. La mafia a Catania si è evoluta verso una vocazione imprenditoriale per garantire i propri interessi attraverso alleanze strategiche con altre organizzazioni mafiose presenti nella città e nella provincia. Lo spaccio di droga coinvolge sempre più giovani, incluso minori, provenienti dalle aree urbane più degradate. La mafia si infiltra anche nell’economia legale acquisendo piccole e medie imprese. A Catania, l’apparato criminale è organizzato in squadre con autonomia decisionale. Le famiglie mafiose di Catania si espandono anche nelle province limitrofe e hanno rapporti con altre organizzazioni mafiose come quelle di Mistretta e Barcellona Pozzo di Gotto. In particolare, la famiglia Santapaola-Ercolano è nota per la sua capacità di infiltrarsi nell’economia legale, oltre al traffico di droga. La mafia si infiltra anche nella politica e nella pubblica amministrazione locale. A Catania, sono presenti anche gruppi criminali stranieri, in particolare nigeriani, che sono coinvolti nella prostituzione, nel lavoro nero, nel caporalato e nel traffico di droga. Questi gruppi sono organizzati e hanno legami di collaborazione con le organizzazioni criminali locali.

La mafia “imprenditoriale” catanese che vive di droga e consensi, la mappa della DIA

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