Controversia sulla gestione dell’Asp: L’ispezione per chiarire il presunto conflitto di interessi
Il toto-nomine dei manager della sanità la indica come confermata alla guida dell’Asp ma la Regione ha avviato un’ispezione per fare luce sul presunto conflitto di interessi tra il commissario straordinario, Daniela Faraoni (nella foto), e uno dei partecipanti al concorso per 31 posti di psicologo. An-Assomed, Fvm Fials Adms e Fials avevano chiesto la revoca del bando per incompatibilità perché «tra i partecipanti alla selezione figura uno stretto congiunto del commissario medesimo».
Richiesta di chiarimenti da parte dell’ufficio Ispezioni e vigilanza
Nel frattempo l’ufficio Ispezioni e vigilanza, su input dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha chiesto ieri attraverso una nota inviata all’azienda sanitaria provinciale di «trasmettere urgentemente una relazione relativamente a quanto richiesto dai sindacati specificando le determinazioni che la Direzione intende assumere».
La difesa della diretta interessata
La diretta interessata aveva respinto tutte le accuse assicurando di avere agito con estrema correttezza e contestando anche le insinuazioni di volere privilegiare i concorsi a scapito delle stabilizzazioni.
In seguito alla notizia del presunto conflitto di interessi tra il commissario straordinario dell’Asp, Daniela Faraoni, e uno dei partecipanti al concorso per 31 posti di psicologo, la Regione ha avviato un’ispezione per fare chiarezza sulla questione. Questa controversia ha portato ad una richiesta da parte dell’ufficio Ispezioni e vigilanza, su input dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, affinché venga fornita urgentemente una relazione sull’accaduto da parte dell’azienda sanitaria provinciale.
An-Assomed, Fvm Fials Adms e Fials hanno sollecitato la revoca del bando per incompatibilità, affermando che “tra i partecipanti alla selezione figura uno stretto congiunto del commissario medesimo”. Tale situazione ha sollevato dubbi sulla correttezza del processo di selezione e ha generato tensioni tra le parti coinvolte.
Dall’altra parte, la diretta interessata ha respinto tutte le accuse, assicurando di avere agito con estrema correttezza e contestando anche le insinuazioni di favorire i concorsi a discapito delle stabilizzazioni. La sua difesa è stata robusta, tuttavia la situazione rimane incerta e in attesa delle conclusioni dell’ispezione avviata dalla Regione.
Questa vicenda solleva importanti questioni sull’integrità e trasparenza dei processi di selezione all’interno del settore sanitario, e mette in luce la necessità di un’attenta vigilanza e controllo per garantire la correttezza e l’imparzialità in tali procedure. Soltanto attraverso un’approfondita ispezione e una chiara esposizione dei fatti sarà possibile dissipare dubbi e ripristinare la fiducia nell’integrità del sistema.
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