Indagine “Piramide”: richiesta di rinvio a giudizio per 28 persone
Il procuratore capo di Agrigento, Giovanni Di Leo (nella foto), ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 28 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta «Piramide», che ipotizza un vasto traffico di stupefacenti in provincia di Agrigento. L’operazione, eseguita due anni fa dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile, portò a sette arresti e diciannove misure cautelari del divieto di dimora.
La richiesta di processo
Adesso la procura di Agrigento tira le somme e chiede il processo per 28 indagati. L’udienza preliminare si celebrerà il prossimo 25 marzo davanti il gup del tribunale Giuseppe Miceli. Al centro dell’inchiesta numerosi episodi di detenzione e cessione di cocaina e hashish – nell’estate 2019 – tra Agrigento, Canicattì, Grotte, Racalmuto, Comitini e Favara.
La struttura verticistica della “Piramide”
L’indagine è stata denominata Piramide poiché, secondo l’impianto accusatorio, si era creata una struttura verticistica tra i vari pusher e gli acquirenti. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati circa 2 chilogrammi di cocaina e 4 chilogrammi di hashish.
– Cocaina e hashish
– Traffico di stupefacenti
– Procura di Agrigento
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