Incendi in Sicilia: mezzi protezione civile senza acqua e gasolio

Incendio distrugge la casa di B.F. a Palermo

La drammatica situazione

Dopo le telefonate al 115 per dare l’allarme per l’incendio che stava avvolgendo la villetta di B.F. a Palermo, amici e parenti con piccoli tubi da irrigazione hanno tentato di evitare che le fiamme si propagassero. Senza grande successo. I primi a giungere sul posto sono stati gli uomini dell’antincendio della protezione civile con un automezzo dotato di pompa e tubo.

Ma dopo aver azionato l’impianto, gli operatori e tutti i presenti si sono accorti che mancava il gasolio e soprattutto l’acqua e che la pompa quindi non poteva essere azionata.

La lotta contro le fiamme

Alcuni familiari di B.F. sono andati a comprare il gasolio e l’hanno messo nel veicolo e anche una pompa con relativo tubo per prendere l’acqua da una piscina che si trova nella villa attigua e immetterla nella cisterna della protezione civile. Davanti alla villetta ormai avvolta dalle fiamme c’erano anche alcuni carabinieri che hanno rilanciato l’allarme ai vigili del fuoco.

La devastazione e le conseguenze

Spente le fiamme la proprietaria ha constatato che tutta la parte posteriore, esterni e interni, dell’abitazione era distrutta e che le fiamme avevano danneggiato anche la parte anteriore. I vigili del fuoco hanno diffidato la vittima dall’utilizzare la casa per pericolo di crolli. E da quel momento la donna si è trovata senza abitazione insieme ai due figli e ai suoi cani.

«Tutti i ricordi di una vita, l’argenteria, i servizi di piatti e bicchieri, le fotografie, la collezione di stampe antiche, i mobili, gli elettrodomestici, sono stati ridotti in cenere» dice B.F.

– Incendio a villetta
– Protezione civile
– Vigili del fuoco


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