Gianluca Calì, imprenditore, esprime sollievo per il fatto che l’incendio della sua Audi sia stata causata da un’autocombustione e non da un incendio doloso. Tuttavia, resta in attesa dell’esito delle indagini su fatti gravi accaduti nelle settimane precedenti. Calì aveva denunciato e fatto arrestare esattori del racket nel 2011 e temeva di essere nuovamente nel mirino dopo l’incendio. I carabinieri hanno escluso l’ipotesi di un attentato incendiario, ma l’imprenditore chiede aiuto per trovare un’auto blindata sostitutiva. Ha lanciato un appello sui social per trovare una nuova auto e chiede a chiunque abbia informazioni di contattarlo privatamente.
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