L’eolico offshore in Italia: progetti e potenzialità
Progetti approvati e potenziali
Sono tre i progetti di eolico offshore già approvati dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica: al largo di Marsala, fra Brindisi e Lecce e al largo di Manfredonia (Foggia). Ma sono già oltre 70 i progetti presentati, nel mare di Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia. Sono i dati che fornisce all’Ansa Aero, l’associazione italiana delle imprese dell’eolico offshore, che riunisce 26 società nazionali e straniere.
Condizioni del vento e installazione delle turbine
In Italia le turbine eoliche in mare si possono installare soltanto in alcune zone, a causa delle condizioni del vento: il sud, l’ovest e il nordest della Sardegna, il Canale di Sicilia, un arco di Adriatico e Ionio che dal Gargano in Puglia arriva alla Sila in Calabria.
Le turbine in genere non possono essere piantate sui fondali (come nel Mare del Nord), perché il Mediterraneo è molto profondo. Quindi devono essere posizionate su piattaforme galleggianti ancorate al fondo. Il che rende più difficile l’installazione e fa aumentare i costi. Il vantaggio dell’eolico offshore rispetto a quello terrestre è che le pale sono invisibili da terra, e non pongono problemi al paesaggio.
L’eolico offshore è una fonte di energia rinnovabile che presenta grandi potenzialità, ma anche sfide tecniche da affrontare. Con progetti approvati e potenziali in varie regioni costiere italiane, c’è un interesse crescente per lo sfruttamento di questa risorsa energetica. Sfruttare le energie rinnovabili come l’eolico offshore può contribuire in modo significativo alla transizione verso un’economia più sostenibile e a basse emissioni di carbonio.
– Eolico offshore
– Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica
– Aero, associazione italiana delle imprese dell’eolico offshore
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