Indagine interna al Policlinico di Palermo per casi di violenza di genere e molestie sessuali
Apertura dell’indagine
I vertici del Policlinico di Palermo hanno aperto un’indagine interna per verificare eventuali casi di violenza di genere e molestie sessuali e psicologiche in corsia. Dopo le accuse di sessismo a un professore di Chirurgia generale, che hanno portato il rettore dell’Università Massimo Midiri ad avviare una procedura disciplinare, anche il commissario straordinario dell’ospedale si è mobilitato: «In sei giorni — afferma Maurizio Montalbano — abbiamo raccolto oltre 450 questionari».
Accuse confermate e attivazione del Consiglio di disciplina
A fare scattare l’inchiesta interna è stata una lettera anonima nella quale si accusa il docente di commenti a sfondo sessuale e molestie verbali nei confronti di alcune dottoresse in formazione. Le accuse contenute nella missiva, inoltrata dal rettore alla procura, sono state confermate da tre specializzande, ascoltate dal direttore della scuola di specializzazione. Da qui la decisione di attivare il Consiglio di disciplina dell’Ateneo, che dovrà interrogare i testimoni e il diretto interessato. Montalbano tiene a precisare di non avere potere disciplinare nei confronti dei professori universitari.
Indagine a tappeto e Commissione di esperti
In attesa della conclusione, il manager ha avviato un’indagine a tappeto in tutti i reparti. Nella rete intranet aziendale, i dipendenti — uomini e donne — potranno compilare il questionario su pari opportunità e discriminazione di genere, che resterà online fino al 7 gennaio, in forma anonima per garantire la massima libertà di espressione. I risultati saranno elaborati da una Commissione di esperti nominata ieri. Ne fanno parte diverse figure accademiche e cliniche.
Tensioni e ripercussioni sull’attività sanitaria
Intanto, in corsia, la tensione è altissima. C’è chi è pronto a difendere il prof sotto accusa e parla di «denunce confezionate ad arte per screditarlo», e chi invece lo scarica. Nei tre reparti di Chirurgia dell’ospedale, nati dallo smembramento della divisione un tempo diretta dal professore Gaspare Gulotta, la faida interna rischia di avere ripercussioni anche sull’attività sanitaria. Ieri alcuni chirurghi hanno informato la direzione aziendale dei loro timori sulla fuga dei pazienti. In tanti, allarmati dal clima che si respira in corsia dopo le denunce e l’indagine interna avviata dall’Ateneo, hanno infatti chiesto spiegazioni.
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