22 anni di carcere all’untore messinese: le motivazioni su 208 pagine.

Luigi De Domenico, conosciuto come “l’untore messinese”, è stato condannato a 22 anni di prigione per omicidio volontario. La sentenza è stata confermata dopo un nuovo processo a causa di un giurato che superava i 65 anni nel processo d’appello precedente. De Domenico è stato accusato di aver trasmesso l’HIV alla sua ex compagna, un’avvocata di Messina, senza dirle di essere affetto da AIDS. La donna è morta nel luglio 2017 a causa della malattia, dopo due anni di sofferenze. Durante il processo sono emerse testimonianze riguardanti la relazione difficile tra De Domenico e la sua ex compagna, tra cui violenze fisiche. Si è anche appreso che De Domenico aveva precedentemente contagiato un’altra donna con l’HIV. Le motivazioni della sentenza di condanna hanno descritto la condotta cinica di De Domenico e il suo potere sulle donne con cui era coinvolto. La famiglia della vittima è stata rappresentata dagli avvocati Bonni Candido ed Elena Montalbano, mentre De Domenico è stato difeso dall’avvocato Carlo Autru Ryolo.

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