Guerra al torronificio di Caltanissetta al processo Montante

Geraci Snc: le testimonianze sul “Sistema Montante”

Il torronificio Geraci Snc di Caltanissetta

«Non conosco di persona Antonello Montante ma lui era un cliente del nostro torronificio, quando c’era ancora mio padre. Veniva ad acquistare da noi». Comincia così la deposizione di Giuliana Geraci, dal 2008 legale rappresentante del torronificio Geraci Snc di Caltanissetta. L’imprenditrice è stata sentita oggi (20 novembre) a Caltanissetta come teste e parte civile nel corso dell’udienza del maxi processo sul «Sistema Montante».

Controlli e difficoltà

Da quel momento, continua la signora Geraci, la vita per la sua azienda non fu più la stessa. «Al torronificio iniziarono diversi controlli da parte dell’Asp e dei Nas. Poi abbiamo avuto dei controlli particolari sui materiali che venivano a contatto con gli alimenti. Vennero anche tre persone del servizio antifrode che per una mattinata hanno insistito perché volevano la ricetta del torrone, questo avvenne in un periodo tra il 2013 e il 2015. Ci dissero che avevamo obbligo di fare un ricettario e metterlo sul computer e che sarebbero tornati dopo una settimana a verificare, ma non sono mai tornati. La ricetta non l’ho mai data. Da quando abbiamo costituito la Snc abbiamo sempre avuto i controlli».

Concorrenza e dipendenti

Geraci racconta anche che due dipendenti del suo torronificio andarono a lavorare nel nuovo torronificio che secondo la teste sarebbe stato di proprietà dell’ex leader di Confindustria Antonello Montante. «Davide Scancarello – spiega Geraci – era un nostro dipendente che poi se ne andò all’antico torronificio nisseno e poi aprì un proprio torronificio, “Tentazioni e Sapori”. Qualche tempo dopo mi disse che mi voleva incontrare e mi disse che era dispiaciuto per quanto successo e che si era fatto abbindolare da Montante. Mi disse che avrebbe voluto riprendere a lavorare da noi, però per me era fuori discussione e non mi interessava più. Scancarello appariva molto spaventato, disse che aveva paura di parlare al telefono e che Montante “aveva braccia ovunque”. Quanto a Davide Marchese, è stato un nostro dipendente dai primi del ’90 al 2017.

Episodi inquietanti

Giuliana Geraci riferisce un episodio a suo dire inquietante di quel periodo: «Una mattina sono arrivata in negozio e la porta di ingresso era aperta. Senza nemmeno entrare, chiamo la polizia. Non c’era nessuno dentro e non avevano preso nulla. Il poliziotto della scientifica mi disse che probabilmente era stato un tossicodipendente, ma non furono neanche toccate le bottiglie, nulla».

In questo articolo, la legale rappresentante del torronificio Geraci Snc di Caltanissetta, Giuliana Geraci, testimonia in un processo sul “Sistema Montante”. Racconta delle difficoltà e dei controlli subiti dall’azienda dopo una lite con Antonello Montante, ex cliente del torronificio. Inoltre, rivela episodi inquietanti legati alla concorrenza e alla presunta influenza di Montante su dipendenti e ex dipendenti dell’azienda.

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