Le corse clandestine di cavalli continuano ad attirare i boss dei clan mafiosi di
Catania, che le utilizzano anche come veicolo per esaltare il loro potere criminale e guadagnare dalle scommesse. Tuttavia, ricostruire la filiera dei soldi sporchi provenienti da queste attività è sempre stata un’impresa difficile per le autorità investigative. Tuttavia, potrebbe esserci qualche informazione utile proveniente da un collaboratore di giustizia, Michele Vinciguerra, affiliato al clan Cappello. Vinciguerra ha raccontato alle autorità di un episodio legato alle corse clandestine in cui suo nipote è stato ferito da un proiettile durante una rissa scoppiata in una stalla. Non ha mai saputo chi ha sparato, ed è possibile che questa omissione sia stata intenzionale per evitare una guerra tra clan. Questa testimonianza potrebbe aprire uno squarcio nella corruzione legata alle scuderie di cavalli controllate dalla mafia.
Gli spari nella stalla dopo una corsa di cavalli, un pentito a Catania racconta
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Catania GN