Forza Italia in Sicilia: Schifani chiede basta doppi incarichi
Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha recentemente espresso il suo parere sulla situazione politica di Forza Italia, sottolineando la centralità del ruolo della Sicilia all’interno del partito.
Secondo Schifani, la Sicilia rappresenta uno dei grandi elettori di Forza Italia ed alle ultime elezioni politiche ha contribuito con il 10% dei voti nazionali, risultando essere la seconda regione in valori assoluti dopo la Lombardia. Nonostante ciò, il presidente ha sottolineato che la Sicilia si sente tagliata fuori dai processi decisionali del partito.
Inoltre, Schifani ha ribadito la necessità di porre fine ai doppi incarichi all’interno del partito, affermando che alcuni membri, come Maurizio Gasparri, possono lavorare 24 ore su 24, ma che questa non dovrebbe essere la norma. Secondo il presidente della Regione siciliana, ogni membro del partito dovrebbe svolgere un ruolo ben definito e lavorare per il bene del partito senza conflitti d’interesse.
Schifani ha inoltre evidenziato la necessità di un confronto interno costruttivo all’interno del partito, senza degenerare in guerre interne, per permettere una crescita di Forza Italia, specialmente dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Il presidente ha sottolineato l’importanza di ascoltare la classe dirigente, sia quella storica che i giovani, per aprire il partito a un’ampia dialettica interna.
Infine, Schifani ha enfatizzato la sua concentrazione nel governare la Sicilia nell’interesse dei siciliani ma ha espresso la speranza che il partito superi la fase attuale e eviti di chiudersi, aprendo momenti di confronto interni che possano rianimare l’entusiasmo e promuovere una crescita costruttiva.
Le parole di Schifani evidenziano la volontà di contribuire a un rinnovamento e una crescita di Forza Italia, aprendo il partito a una dialettica interna costruttiva e inclusiva, consentendo una partecipazione attiva di tutte le sue componenti, per garantire un futuro solido e promettente per il partito.
– Renato Schifani