La lunga attesa per una sedia per disabili a Filicudi
La situazione di Graziella Bonica, professoressa alla scuola media e già presidente della circoscrizione, è emblematica di un problema che affligge molte persone disabili e i loro familiari alle isole minori. La richiesta di una sedia per disabili, fatta da sette mesi, sembra essere caduta nel vuoto, lasciando il padre di Graziella in condizioni di grave disagio.
Richiesta ignorata e lunghe attese
Graziella racconta di aver fatto la richiesta della sedia per il padre disabile fin dal luglio 2023, ma ad oggi non ha ancora ricevuto risposta né tanto meno la sedia. Le chiamate all’ufficio che si occupa di ausili per disabili presso l’Asp sono state vani, con linee telefoniche malfunzionanti e personale occupato. Anche l’invio dei documenti e delle richieste è stato ignorato o perduti, nonostante i numerosi solleciti da parte di Graziella e del medico curante del padre disabile.
Disagio e mancanza di diritti
La situazione di Graziella e di suo padre è solo un esempio di quanto i malati isolani e le loro famiglie debbano affrontare per ottenere i diritti che spettano loro. Il disagio è amplificato dalla condizione di vivere in un’isola minore, con limitate risorse e possibilità di intervento immediato da parte delle istituzioni.
Rivolgersi per avere udienza e ciò che spetta
Graziella si chiede a chi rivolgersi per ottenere udienza e far valere i diritti dei malati isolani. Sottolinea come, nonostante le difficoltà, le isole minori siano pur sempre parte del territorio italiano e dovrebbero poter fruire dei medesimi diritti.
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Questo articolo mette in luce la difficile situazione di molte persone disabili e dei loro familiari alle isole minori, evidenziando la necessità di interventi immediati e tempestivi da parte delle istituzioni per garantire il rispetto dei diritti fondamentali.
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