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Esplosione motore su barcone: migranti salvi

La vicenda del barcone soccorso

Uno dei due motori fuoribordo di un barcone soccorso dalla motovedetta Cp277 della guardia costiera, a Lampedusa, è esploso durante la navigazione. A raccontarlo, specificando che il motore è stato lasciato in mare, sono stati i 54 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani ed etiopi partiti nella serata di Natale da Zuara, in Libia. Nonostante l’incidente, durante la navigazione della carretta di 7 metri non ci sono stati morti e dispersi.

Il caso del migrante ferito

Un migrante invece è stato portato, subito dopo un altro sbarco a Lampedusa, nel poliambulatorio. Il giovane non riusciva a stare in piedi a causa di una sospetta frattura a un piede. L’uomo era su un barchino in ferro, di 5 metri, assieme a 42 persone, originarie di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Sierra Leone, partite a loro dire da Sfax nella serata di Natale, pagando da 500 a 700 euro a testa per la traversata.

Situazione attuale sull’hotspot di Lampedusa

Stamattina (27 dicembre) Sono 619, fra cui 57 minori non accompagnati, i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove ieri ci sono stati 14 sbarchi con 482 persone e 137 sono invece arrivati fra la notte e l’alba. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, per questa sera è previsto il trasferimento di circa 300 ospiti della struttura d’accoglienza con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Ieri erano stati invece spostati, sempre con il traghetto, altri 184 migranti.

– motovedetta Cp277
– barchino in ferro
– hotspot di Lampedusa


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