Edilizia siciliana in crisi, Ance Catania propone incentivi per investimenti.

Secondo Marco Fresta, presidente della sezione Sicilia dell’Associazione Nazionale costruttori (Ance), il settore delle costruzioni è fondamentale per l’economia italiana e siciliana. Negli ultimi due anni, più della metà della crescita del PIL italiano è attribuibile a questo settore. Nel 2022, il settore delle costruzioni in Sicilia ha rappresentato il 7,8% del PIL regionale e il 44,6% degli addetti nell’industria. Fresta sostiene che per continuare questa crescita è necessario favorire gli investimenti privati e pubblici. Ha sottolineato l’importanza di bonus e agevolazioni fiscali come il Superbonus 110% e gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Tuttavia, Fresta ha evidenziato anche le sfide che il settore deve affrontare, come la scarsa liquidità delle piccole e medie imprese, il depotenziamento dei bonus ordinari e il problema dei crediti incagliati. Queste difficoltà influenzano negativamente l’occupazione nel settore. Fresta ha reso noto che nei primi sei mesi del 2023 in Sicilia si è registrata una diminuzione sia del numero di ore lavorate che dei lavoratori iscritti. Pertanto, è urgente creare condizioni favorevoli all’accesso al credito e stabilire una programmazione degli interventi nel settore, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. Inoltre, Fresta ha sottolineato l’importanza di una legislazione chiara e stabile nel tempo per favorire la rigenerazione urbana, la riqualificazione energetica e l’adeguamento sismico degli edifici.

Edilizia siciliana in sofferenza, la ricetta di Ance Catania: “Favorire investimenti e agevolazioni”

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