Durante la trentesima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime di mafia a Trapani, don Luigi Ciotti ha denunciato la latitanza di Matteo Messina Denaro, sottolineando come le latitanze politiche e sociali nel corso degli anni abbiano contribuito a queste situazioni. Ciotti ha esortato i presenti a trasformare la memoria in etica, evidenziando che l’80% dei familiari delle vittime non conosce la verità, senza la quale non è possibile costruire giustizia. Ha inoltre messo in guardia contro il sostegno passivo alle mafie, denunciando la mancanza di investimenti in ricerca e l’assenza di ascolto per i giovani, definendo l’Italia un paese non ancora del tutto libero a causa della corruzione e dell’abuso di potere. Infine, ha chiamato a una maggiore umanità e a interrompere la corsa agli armamenti e la devastazione del pianeta.
PAAN
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