Detenuti disegnano palloni per il Palermo

L’arte e lo sport come strumenti di recupero: i ragazzi del Malaspina producono palloni per il Palermo

Una nuova opportunità per i giovani detenuti

L’arte come strumento di educazione e lo sport come motore. I ragazzi del Malaspina, istituto penale per minorenni, hanno prodotto i palloni della squadra di calcio del Palermo. Un vero e proprio lavoro di squadra, nel quale i giovani detenuti sono stati guidati da Antonella Genuardi e Leonardo Ruta, un duo artistico molto conosciuto che gestisce uno studio di creatività.

Valorizzare la creatività e le capacità nascoste

I ragazzi hanno dipinto i palloni dando spazio alla loro creatività, mostrando soprattutto a sé stessi capacità nascoste. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Spazio acrobazie”, sostenuto dalla Fondazione Sicilia e dalla Fondazione con il Sud con l’obiettivo di portare l’arte nelle carceri.

Destinazione dei proventi della vendita

«Tutto questo – spiega Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia – serve come l’arte può essere un momento di recupero nei confronti del detenuto e dei ragazzi del Malaspina: il ricavato della vendita dei palloni realizzati sarà poi in parte destinato per il recupero dell’area dei giardini del carcere minorile».

Donazione ai ragazzi e associazioni locali

La Fondazione ha già acquistato 100 palloni che oggi (10 gennaio) sono stati donati a rappresentanti e volontari di varie associazioni: la consegna è avvenuta all’interno di Palazzo Branciforte e a riceverli i ragazzi della parrocchia Santa Lucia di Borgo Vecchio, coadiuvata dall’associazione “Noi per la tua marcia”; il centro sociale Ubuntu, presente nel quartiere Kalsa; l’associazione San Giovanni apostolo del quartiere Cep-Cruillas; l’associazione Yolk, che gestisce un centro sportivo di comunità in via dell’Arsenale e accoglie i ragazzi del quartiere.

La testimonianza del presidente del Palermo calcio

Una consegna speciale, avvenuta in presenza del presidente del Palermo calcio, Dario Mirri. «L’esperienza che abbiamo condotto all’interno dei lavoratori è stata altamente significativa e formativa – ha detto la direttrice dell’istituto penitenziario, Clara Pangaro -: ha consentito di mettere in campo le loro attitudini artistiche coniugando l’interesse per la squadra della città con questa dimensione educativa».

Collaborazione e sinergie con associazioni territoriali

Partner del progetto anche l’Uepe, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna: «Abbiamo collaborato con il progetto – spiega Anna Internicola, direttrice dell’Uepe Sicilia – e all’Ipm per individuare le associazioni che nei quartieri svolgono attività sociali e sportive, così da poterle mettere in sinergie e far fruire del progetto più ragazzi possibili».

Guarda le interviste

Nel video sono presenti le interviste a: Raffaele Bonsignore, presidente Fondazione Sicilia; Clara Pangaro, direttrice Malaspina; Anna Internicola, direttrice Uepe; Antonella Genuardi, artista; Antonino Raspanti, presidente Conferenza episcopale siciliana

– Istituto penale per minorenni
– Progetto “Spazio acrobazie”
– Fondazione Sicilia


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